Lime è una crime story apparentemente classica, ma che di classico non ha assolutamente nulla. Joachim Tilloca firma una storia rocambolesca, ironica e vorticosa che pagina dopo pagina accompagna il lettore in un universo futuribile, distopico, affascinante quanto ostile. Una narrazione torrenziale – ben 456 pagine di puro divertimento – animata da personaggi svogliati, cialtroni, che discutono con il loro creatore, una disegnatrice di fumetti, del destino che lei ha loro assegnato. Un meccanismo circolare che pone domande con leggerezza e stile, caratterizzato da una verve e un’ironia che fanno pensare al migliore Pazienza e Zerocalcare.
Dopo un breve apprendistato in riviste indipendenti e nel fumetto popolare Joachim Tilloca trova la sua strada. La sua è una narrazione fluviale, venata di humour e omaggi al genere noir e fantascientifico, che costituiscono l’ambientazione ideale del suo teatrino disegnato. Con Federico Memola ha realizzato i volumi Jonathan Steele: Noir, Rouge e Blanc per i tipi di KappaLab. È anche autore di Subjective Value, uno dei 50 episodi di Rusty Dogs, serie scritta da Emiliano Longobardi.