La più bella stazione ferroviaria di Francia, inaugurata in occasione dell’Esposizione Universale del 1900, diventa un museo nel 1980 con un allestimento firmato dall’architetta italiana Gae Aulenti. Manuele Fior, flâneur nelle sale del museo, racconta il vecchio Ingres, e poi Rousseau, Degas, Manet, la magnifica Berthe Morisot, le accese polemiche suscitate dagli Impressionisti. Dietro ogni capolavoro della pittura c’è una storia.
Manuele Fior, fresco vincitore del premio “Yellow Kid Autore dell’anno” a Lucca Comics 2020 per il suo Celestia, ci guida tra le sale del celebre museo parigino in un viaggio tra passato e presente, tratteggiando un affresco corale e ricco di aneddoti. Artisti, visitatori, custodi e creature immaginarie entrano ed escono dalle sale, in storie incasellate l’una nell’altra, secondo una struttura che ricorda Le mille e una notte e restituendo un quadro caleidoscopico di questo tempio delle immagini. Tanti frammenti e un unico racconto per celebrare il mistero dell’arte, ossessione e grande illusione, e il fascino inafferrabile dell’atto creativo.
“Quando mi hanno proposto il progetto, ho subito accettato: il museo d’Orsay, per me, è il museo più bello di Parigi. Il periodo storico su cui si concentra – una trentina d’anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento – è quello che mi ritrovo più spesso a guardare e copiare. Passo quindi intere giornate vagando per le collezioni, fantastico, poi torno a casa, leggo, mi metto a disegnare.”
Manuele Fior
Manuele Fior ha vissuto a Venezia, a Berlino, Oslo e Parigi. Artista di respiro internazionale, è uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero. Collabora con le sue illustrazioni a riviste come “The New Yorker”, “Le Monde”, “Vanity Fair”, a quotidiani come “la Repubblica” e “Il Sole 24 Ore”, a case editrici come Feltrinelli, Einaudi, EL.
Nel 2017 le ha raccolte e commentate ne L’ora dei miraggi (Oblomov Edizioni). Con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo ha vinto il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011. L’intervista (2013) segna il suo esordio nel bianco e nero. Ha inoltre pubblicato Le variazioni d’Orsay (pubblicato per la prima volta nel 2015) e I giorni della merla (2016), raccolta di racconti brevi. Nel 2020 ha vinto il premio Lucca Comics “Autore dell’anno” per il suo Celestia (Oblomov Edizioni 2019-2020).