Midori Yamane ne seleziona uno per ciascun mese dell’anno, e lo racconta con disegni semplici e pieni di grazia: il rituale dello SHOGATSU, il nuovo anno: la danza del leone.
Oppure la festa marzolina delle bambine, MOMO NO SEKKU. Oppure ancora la chiusura degli AMADO quando si avvicina il tifone, o il pasto di mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno, in cui si mangiano gli spaghetti di grano saraceno, i TOSHI KOSHI SOBA, che sono lunghi, e quindi servono per augurare “lunga vita”.
Il racconto è molto interessante per il lettore occidentale: le usanze raccolte da Midori Yamane sono poco note anche ai conoscitori della cultura del Sol Levante.
L’infanzia giapponese di Miyo-chan è anche un libro per conoscere e per “fare”, divertendosi: costruendo, secondo le istruzioni disegnate, l’elmo di un guerriero o la maschera di un ONI, un demone malvagio; oppure imparando come disporre, in modo decorativo, le polpette di riso dolce in un piatto, per poi offrile alla luna piena, OTSUKIMI, di cui si celebra la bellezza nel mese di settembre, quello in cui è più luminosa.
Nata nell’anno del cavallo sotto il segno di Pesci e cresciuta a Tokyo, è appassionata lettrice di manga da sempre. E innamorata dell’Italia da quando, a 24 anni, fece il suo primo viaggio nel Belpaese.
Dal 1989 al 1999 ricopre il ruolo di redattore esterno della rivista a fumetti “Morning” della Kodansha (Tokyo). Collaboratrice della rivista “Mandala”, dal 2000 è docente dello stage di tecnica della narrazione manga e dal 2017 del corso di Euromanga presso la Scuola Internazionale di Comics.
Dal 2008 al 2011 dirige il corso per la serie “Disegna Manga & Anime” della De Agostini, per la quale coordina anche il sito web.
Nel 2012 pubblica il manuale sulla struttura del manga “MangaBook” (Kawama Editoriale) e nel 2016 il fumetto autobiografico “Un posto dove vivere” (UpperComics).
Scoperta la tecnica sumi-e (antica tradizione orientale di dipinti con l'acqua e la china) si diletta a fare ritratti o disegni su commissione per un mercatino di Kimono vintage "Kiraku-Kirei" di Kyoto.