Nel 1938 l'Italia fascista promulgava le sue leggi razziali. A differenza di quelle tedesche, non menzionavano particolari provvedimenti contro gli omosessuali. In Italia, infatti, erano tutti maschi, attivi, virili e poco inclini a tali debolezze.
Queste furono le parole con cui Mussolini liquidò ufficialmente la questione. Sappiamo invece che fu attuata una fitta repressione e che dal 1938 al 1942 circa 300 omosessuali italiani vennero mandati al confino.
Pochi ex-confinati omosessuali accettarono in seguito di parlare della repressione subita e i pochi che lo fecero preferirono nascondere la propria identità e il proprio volto.
La narrazione prende l'avvio da questi fatti e si ispira alla figura di uno dei testimoni di questa vicenda.
Autrice di fumetti e illustratrice, fra i suoi graphic novel ricordiamo Leda, che solo amore e luce ha per confine, Gran Guinigi come Miglior disegnatrice a Lucca Comics & Games 2017, Ciao ciao Bambina e Ariston, sempre scritto da Luca de Santis (Oblomov 2018). Ha illustrato per "Internazionale", "24 Magazine", "Le Monde diplomatique", "Rivista il Mulino". Collabora con le maggiori case editrici italiane del settore educativo e insegna Disegno all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Sceneggiatore e saggista di studi di genere, vincitore del Premio Troisi, ha lavorato come autore in teatro e in TV.
Con Sara Colaone ha pubblicato la graphic novel Ariston e nel frattempo ha scritto saggi sulla rappresentazione LGBT nella storia dei videogiochi.