Tra Asia ed Europa, quattro personaggi raccontano come un semplice bacio abbia cambiato il corso di una vita. E come una giovane donna prenda il controllo della propria esistenza.
Quattro personaggi – quattro varianti di una storia semplice e forte che esplora il tema del turismo sessuale come lascito del colonialismo occidentale: ciascuno di essi dà corpo a ciò che resta, nella cultura, nell’immaginario, nei modi di sentire e di pensare se stessi, dell’antico rapporto dominanti-dominati. Pregiudizio, senso di superiorità, violenza, disincanto.
Duyên si prostituisce nell’internet café gestito da una “sorella maggiore”. Un bel giorno incontra un giovane francese è un po’ bloccato, che si dibatte tra le proprie fantasie, libere di esprimersi fino alla brutalità e la sua ricerca di romanticismo. Una breve storia che si concluderà con un bacio delicato, quasi vergognoso, un bacio che avrà conseguenza per entrambi...
Nel disegno di Andrea Bruno c’è una dolcezza che contrasta con la violenza di certe situazioni. E nel racconto realistico di Frédéric Debomy, ottimismo sulla capacità di cambiare anche i destini più definiti.
Andrea Bruno Narra storie intime che a volte assumono valenze politiche. Nato a Catania nel 1972 ma di base a Bologna, vince nel 2000 il premio Attilio Micheluzzi Nuove strade e il premio Lo Straniero. Dal 2004 fa parte di Canicola, collettivo di autori riuniti attorno all’omonima rivista. Le sue storie sono apparse su riviste e antologie italiane e internazionali, tra cui Mano e Black, Le cheval sans tête (Francia), Plaque (Germania), Babel (Grecia), Strapazin (Svizzera), Rosetta (Stati Uniti), Forresten (Norvegia) e De Brakke Hond (Belgio).
Ha pubblicato l’albo “Black Indian Ink”, la raccolta di disegni “Disapperarer”, i volumi “Brodo di niente”, “Sabato tregua”, “Come le strisce che lasciano gli aerei” (con Vasco Brondi, Coconino Press 2012) e “Cinema Zenit “ (Canicola, 2014-2017).
Frédéric Debomy è scrittore, sceneggiatore e attivista per i diritti umani. È nato a Fontenay-aux-Roses, in Francia, nel 1975. Ha scritto saggi e quasi una dozzina di graphic novel (collaborando tra gli altri con Edmond Baudoin e la nostra Lorena Canottiere), tra cui diversi lavori sul Myanmar. È l’ex presidente di Info Birmanie, un’organizzazione dedita a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mancanza di democrazia in Myanmar. Il suo ultimo libro è “La force de l’ordre”, adattamento dell’omonimo saggio dell’antropologo Didier Fassin sul comportamento della polizia nelle periferie urbane, per i disegni di Jake Raynal.