Esther è una ragazzina di dieci anni, parigina, figlia di amici dell'autore. Nel 2016 Sattouf decide di intervistarla, a cadenza settimanale, e di trasporre i suoi racconti in fumetti.
Nasce così un progetto ambizioso, che si propone di accompagnare Esther fino ai 18 anni, settimana dopo settimana, anno dopo anno (le tavole sono infatti apparse inizialmente sulla rivista "L'Obs" e, in Italia, su "Linus").
Ne I diari di Esther Sattouf cambia prospettiva. La protagonista del suo fumetto è una ragazzina perfettamente integrata nella società francese, alle prese con i primi amori, le amicizie, la scuola, il primo smartphone.
È grazie al genio grafico e narrativo di Sattouf che da questi racconti semplici scaturiscono tavole divertenti e ricche di insegnamenti sociologici.
Classe 1978, Riad Sattouf è una delle voci più influenti del nuovo fumetto mondiale.
Cresciuto fra Siria e Libia, Sattouf ha fatto della sua infanzia in Medio Oriente e della sua adolescenza ai margini delle banlieues — si trasferisce a Parigi all'età di dodici anni — il tema delle sue opere.
Fumettista, attore, regista, ha pubblicato fino al 2014 su "Charlie Hebdo". Nello stesso anno è uscito il primo volume del graphic novel autobiografico L'arabo del futuro, successo planetario tradotto in tutto il mondo e premiato al festival di Angoulême.